Esporre i prezzi delle tue opere d’arte, che sia sul tuo sito, durante una mostra, sui canali social, nella tua newsletter, è fondamentale per vendere più facilmente.
Sento purtroppo ancora molti artisti dire che esporre una propria opera con tanto di prezzo annesso sia una cosa sminuente, poco elegante o addirittura indegna per un artista che dovrebbe pensare solo a creare e non alle questioni economiche, di cui dovrebbe occuparsi il gallerista.
Ebbene, questo è un modo di pensare legato ad una concezione del mercato dell’arte appartenente al passato, che oggi come oggi sta attraversando un momento di crisi (ho approfondito questo tema in questo articolo) in favore di un approccio più innovativo e in linea con i tempi che cambiano.
Ovviamente se fai parte della schiera dei fortunati rappresentati da una galleria che vende alla grande le tue opere, continua così.
Ma se fai parte della schiera degli artisti che spende fior fior di quattrini per partecipare a mostre ed esposizioni varie con risultati scarsi o nulli in termine di vendite, allora ti consiglio di continuare la lettura di questo articolo…
Impara da chi conosce davvero il mercato dell'arte
Conosci Charles Saatchi?
Charles Saatchi è uno dei cosidetti collezionisti di brand più famosi al mondo, mecenate e uomo d’affari straordinario.
Si parla di collezionista di brand perché quando un collezionista come Saatchi compra un lavoro di un artista, lo espone nella propria galleria o presta opere ai musei, l’effetto finale è legittimare sia l’artista che il suo lavoro.
Così in un batter d’occhio la reputazione dell’artista in questione (e le sue quotazioni) schizzano alle stelle. Si dice che sia stato proprio Charles Saatchi non a scoprire, ma addirittura ad inventare Damien Hirst!
Personaggio a volte molto discusso, Charles Saatchi è comunque indiscutibilmete uno dei più grandi conoscitori del mercato dell’arte, tanto che è stato uno dei primi ad intuire le potenzialità del mercato on-line.
Nel 2006 ha aperto un sito internet chiamato Your Gallery per permettere ai giovani artisti di incontrare i compratori, che poi negli anni si è evoluto e si è trasformato in Saatchi Art, la galleria on-line leader nel mondo, di cui ti ho parlato anche in questo articolo.
Sarai d’accordo con me che Saatchi è un personaggio che ne capisce qualcosa del mercato dell’arte?
La nuova generazione di collezionisti
Ebbene Saatchi ha intuito che, oltre ai “classici” compratori d’arte, facoltosi e che si rivolgono alle grandi gallerie e case d’asta per i loro acquisti, sta emergendo una nuova categoria di collezionisti più giovani, che amano usare i canali on-line, che non hanno enormi capacità economiche ma che desiderano comunque creare una loro collezione pur spendendo cifre più abbordabili.
Questa nuova generazione di collezionisti spesso si sente a disagio nel classico ambiente delle gallerie, non ama entrare, chiedere…
Un po’ come succede a molti di noi di fronte alle vetrine di lusso in via Monte Napoleone a Milano o simili!
Esponi i prezzi chiaramente
Ebbene proprio questa estate ho partecipato a The Other Art Fair di Bristol, la fiera che ogni anno Saatchi Art organizza a Londra, Bristol, Sydney, Melbourne, Brooklyn, Los Angeles e Chicago e la regola numero uno di questa fiera è… I PREZZI SONO ESPOSTI CHIARAMENTE!
Questo per creare un ambiente non-intimidatorio (cito testualmente quanto è riportato sul sito di The Other Art Fair) in cui il compratore può incontrare direttamente l’artista (che ha il proprio stand in cui espone le proprie opere, a differenza della maggior parte delle fiere dove sono le gallerie ad esporre) e può comprare senza intermediari, parlando con l’artista, facendosi spiegare come ha creato l’opera, quanto tempo ha impiegato a realizzarla e quali sono i suoi progetti futuri.
E proprio il fatto di avere il prezzo dell’opera ben chiaro ed esposto mette i possibili compratori a proprio agio, rendendo il processo di vendita più semplice e naturale.
Ovviamente questa filosofia è applicata da Saatchi Art nel suo portale on-line, dove i prezzi di ogni opera sono chiaramente e immediatamente visibili.
Conclusioni
Insomma, il mercato dell’arte già da diversi anni sta prendendo una nuova piega, con giocatori e regole diverse rispetto al passato, e dove ci sono enormi possibilità di crescita e di guadagno per gli artisti.
Quindi il consiglio che ti do è quello di abbandonare tutte le tue remore e paure, e di scrivere i prezzi delle tue opere in modo chiaro e visibile sul tuo sito, sui tuoi account social, durante le esposizioni, ecc… evitando come la peste la scritta “Per conoscere i prezzi contattami” che non ha altro risultato che quello di allontanare la nuova generazione di compratori e collezionisti dall’acquisto delle tue opere.
Grazie per il prezioso consiglio !
Grazie per il prezioso consiglio ! Credevo il contrario ma dopo aver letto l’articolo ho capito che fin’ora ho sbagliato ?
Grazie a te. In effetti non sei l’unica, è una mentalità piuttosto diffusa ma è il retaggio di un vecchio modo di pensare che sta finalmente cambiando ?
Grazie per il consiglio già lo sapevo ! É che molto banalmenre non so dove mettere i prezzi su instagram adesso mi inventò qualcosa grazie per avermi scritto quesa preziosa mail. Senti per esula da discorso, neanche tanto peró, sempre di arte si tratta…Ho un quadro di Arthur Leslye e vorrei venderlo a chi posso rivolgermi?
Ciao e grazie !
Ciao Cinzia, per quanto riguarda Instagram quando pubblichi una foto di una tua opera il prezzo puoi semplicemente metterlo nel testo di descrizione… Per quanto riguarda la vendita del quadro prova a dare un’occhiata alla piattaforma Catawiki, magari potrebbe fare al caso tuo.
Ciao, ma non si ricorre a qualche penale dichiarando pubblicamente l’intenzione di voler vendere un proprio dipinto con tanto di prezzo?
E perché dovrebbe? Non è mica un reato vendere opere d’arte. Naturalmente bisogna essere in regola con il fisco in caso di vendita. Ma per questo argomento è sempre meglio rivolgersi ad un commercialista.
[…] Ho sostenuto questo argomento proprio in un articolo che ho pubblicato sul mio blog nell’agosto del 2018: Perché devi esporre il prezzo delle tue opere d’arte. […]