In questo periodo di chiusura totale di tutte le attività moltissimi artisti si stanno rivolgendo al mercato online per iniziare a vendere le proprie opere d'arte.
C'è però un fattore importantissimo da prendere in considerazione quando ci si apre al mercato, che se trascurato rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti: la TRASPARENZA DEI PREZZI.
Questo è un concetto di fondamentale importanza e da stamparsi bene in mente: esporre il prezzo delle opere d’arte ne facilita la vendita.
Lo afferma Marc Spiegler, global director della fiera Art Basel (la più importante al mondo), in un articolo del Financial Times del 20 marzo 2020 (qui trovi l’articolo originale Art market powers up online).
Spiegler cita i dati della piattaforma di vendita online Artsy dello scorso anno, dimostrando che:
Un'opera caricata sul sito con il prezzo disponibile al pubblico ha fino a sei volte più probabilità di vendere di una con il prezzo nascosto.
Niente di nuovo sotto il sole in realtà…
Chi mi segue da diverso tempo sa come sia una sostenitrice di questa posizione già da anni.
Ho sostenuto questo argomento proprio in un articolo che ho pubblicato sul mio blog nell’agosto del 2018: Perché devi esporre il prezzo delle tue opere d’arte.
Ora sorrido pensando a quello che articoli come questo scatenavano in alcuni lettori.
Pensate che qualcuno “del settore” ai tempi si era preso la briga di scrivermi dicendo che con le mie affermazioni stavo prendendo in giro gli artisti, che ero la vergogna della categoria e che avrei fatto meglio a trovarmi un lavoro come donna delle pulizie…
Fortunatamente ho avuto anche tanti sostenitori che mi hanno dato la forza di andare avanti anche se le mie teorie all’inizio potevano sembrare eretiche (in Italia perché all’estero erano già avanti anni luce su questi temi).
Non che sia stata una profetessa illuminata da chissà quale scintilla divina in realtà.
Infatti era sufficiente leggere i report di mercato per capire dove stavamo andando, ma sembra che in Italia spesso si dia più importanza alle opinioni personali che ai dati… finché non arriva un periodo come questo a darci una bella botta in testa e a farci capire che con le sole opinioni non si sta in piedi.
Le opinioni devono poi essere messe a confronto con la realtà.
Io mi sono presa un’impegno all’inizio della mia avventura con Artist Coaching iniziata nel gennaio 2018: fare solo affermazioni supportate dai dati.
Il lavoro è una cosa seria: dare consigli agli artisti che possano avere un impatto sulla loro carriera l’ho sempre vissuta come una grande responsabilità.
Costruirsi un’attività implica un grande sforzo in termini di energie, di tempo e di denaro. Non potrei tollerare il fatto di vanificare gli sforzi di un artista con delle affermazioni superficiali e non verificate.
E così dopo un paio di anni eccomi a riprendere in mano l’argomento dei prezzi.
Perché i prezzi devono essere esposti
Ma perché è così importante che i prezzi siano esposti chiaramente?
Il mercato dell'arte negli ultimi anni sta cambiando rapidamente e chi acquista opere d'arte è sempre più preparato e informato.
Chi acquista oggi come oggi vuole SAPERE SUBITO QUANTO COSTA un'opera d’arte e NON vuole scrivere un’email o contattare il venditore (artista o gallerista che sia) per avere maggiori informazioni.
Di seguito ti elenco alcuni motivi per cui questo avviene:
1. MANCANZA DI FIDUCIA
Ecco che cosa scrive Alan Bamberger nel suo ultimo articolo Why to Price Art You're Selling Online:
Forse il motivo numero uno per cui le persone non ti contattano per conoscere il prezzo delle tue opere è che a nessuno piace sentirsi sfruttato. Se devo chiedere il prezzo di un’opera anziché conoscerlo prima, non posso sapere se l'artista proponga prezzi diversi a persone diverse, se cerchi di capire quanto sono disposto a spendere proponendomi un prezzo molto più alto di quello reale, se andrà a guardare i miei profili online per capire quanto posso permettermi, ecc…
Purtroppo le politiche sconsiderate di vendita dei decenni passati, in cui molti collezionisti si sono trovati a pagare opere d’arte a prezzi volutamente esagerati (e quindi ad essere truffati e imbrogliati) hanno fatto sì che oggi come oggi intorno al mercato dell’arte aleggi una nuvola di sospetto e di diffidenza che solo la trasparenza dei prezzi potrà aiutare a dissolvere.
2. DESIDERIO DI EVITARE CONVERSAZIONI SGRADITE
Sempre Alan Bamberger ci elenca alcuni motivi per cui gli acquirenti evitano di contattarti per conoscere il prezzo delle tue opere:
- Alle persone non piace avere conversazioni scomode sul denaro. Quando non hanno un’idea del prezzo di un’opera, tendono ad evitarla.
- Non vogliono essere coinvolti in lunghe discussioni sull'arte prima di conoscere il prezzo.
- Non vogliono che l'artista faccia loro un mucchio di domande personali prima di proporre un prezzo.
- Non vogliono che l'artista chieda loro cosa ne pensano dell'opera prima di conoscere il prezzo.
- Non vogliono sentirsi in imbarazzo nello scoprire che non possono permettersi l’opera.
Ti consiglio di dare una lettura all’articolo di Bamberger perché cita molti altri motivi interessanti.
3. NECESSITÀ DI FARE COMPARAZIONI PRIMA DELL’ACQUISTO
Chi acquista arte oggi vuole essere trattato equamente, vuole conoscere il valore reale di un'opera e vuole essere sicuro di pagare un prezzo che sia giusto e motivato.
E per assicurarsi che ciò avvenga il collezionista ha a disposizione moltissimi strumenti online per fare ricerche e capire se il prezzo richiesto è equo o fissato in modo casuale e non giustificato. E, in questo caso, rivolgersi ad un altro artista.
Per questo motivo la tendenza è quella di interessarsi soprattutto al lavoro di artisti che espongano i prezzi delle loro opere. Perché la trasparenza permette all’acquirente di fare le proprie ricerche e comparazioni prima di doverti contattare per avere informazioni.
Da questo capiamo non solo quanto sia importante esporre il prezzo delle proprie opere, ma anche quanto sia importante che i prezzi che proponiamo non siano fissati in maniera arbitraria, casuale, emotiva.
Le tue opere non devono essere svendute ad un prezzo troppo basso né proposte a prezzi immotivatamente elevati.
I tuoi prezzi devono basarsi su fattori misurabili, giustificabili e collocarsi realisticamente all'interno dell'attuale andamento del mercato dell’arte.
E chi acquista oggi come oggi è molto più preparato e informato rispetto al passato.
Conosce molto bene queste dinamiche e per questo motivo troppo spesso le opere rimangono invendute.
Per questo è importantissimo fare una valutazione delle proprie che sia OBIETTIVA e IMPARZIALE, basata sui loro reali attributi, sulla loro reale collocazione all'interno dell'attuale andamento del mercato dell'arte e su una reale analisi della tua carriera e della tua reputazione artistica.
Se hai bisogno di un aiuto professionale per determinare il prezzo delle tue opere d’arte puoi accedere al servizio di VALUTAZIONE DELLE TUE OPERE D’ARTE di Artist Coaching, strutturato per venire incontro a tutte queste esigenze di chiarezza e di trasparenza che stanno attualmente emergendo con forza nel mercato dell’arte.
Oppure puoi accedere al webinar COME DECIDERE IL PREZZO DELLE TUE OPERE D'ARTE che ti aiuterà a capire come impostare i prezzi secondo dei criteri validi per il mercato internazionale e come aumentarli nel tempo.
Inoltre questo video potrebbe esserti utile per approfondire l'argomento:
Grazie!
Grazie a te Francesca!
Buongiorno Stefania,
c’è un modo di pubblicare foto su instagram senza usare uno smartphone?
grazie
Ci sono delle estensioni di Google Chrome che permettono di farlo, ma con lo smartphone è più comodo… Per utilizzare Instagram è fondamentale lo smartphone, se no è tutto molto più complicato.
Grazie!
Dovrò rinunciare a instagram.
Mi dispiace, è uno strumento molto utile per gli artisti… A presto!
Grazie Stefania.. sempre molto chiara ed esauriente.
Claudia
Grazie mille a te Claudia. A presto 😉
Molto interessante il tuo lavoro Stefania.
Io produco quadri in miniatura di cui realizzo anche le cornici che fanno parte, a mio parere, dell’opera. Sono acquerelli e/o tecniche miste di carattere naturalistico anche se in alcuni casi si avvicinano all’astratto.
Ho realizzato un sito ma senza lo scopo di vendere online, più che altro ho pensato di utilizzarlo come una sorta di portfolio disponibile ovunque. Ad oggi non è aggiornatissimo. http://www.marzioiotti.com/
Penso però che i miei lavori, per come sono realizzati, si possano apprezzare meglio se visti dal vivo. Ne sono convinto. Quali strade potrei utilizzare?
Sicuramente l’esperienza di fruizione di opere d’arte dal vivo è tutt’altra cosa rispetto alla fruizione online. Io mi occupo soprattutto di strumenti digitali e su questo blog trovi tanti consigli relativi al mercato online.